Cari Leo e cari Lions,
dopo un periodo difficile come quello che abbiamo attraversato la situazione attuale è complicata e i bisogni della nostra comunità si sono moltiplicati esponenzialmente. Come recita il motto “Dove c’è bisogno, c’è un Lions” allo stesso modo ci sarà anche un Leo pronto a servire…
Servire in silenzio sarà uno dei capisaldi dell’annata che mi immagino. Silenzio inteso, non in senso letterario, ma l’intenzione di dare agli altri senza chiedere nulla in cambio. Il silenzio ci darà anche modo di riflettere sul nostro agire e farà sì che la nostra
azione sia ancora più genuina perché non vuole un ricambio mediatico.
Servire insieme sarà la prerogativa che ci accompagnerà durante tutto l’anno: con i club del Distretto, con gli altri distretti, con i territori e, soprattutto, con i nostri fratelli maggiori Lions. Insieme non significa essere obbligatoriamente tutti amici, ma operare per il bene degli altri, coesi e compatti, mettendo al primo posto l’obiettivo della nostra attività, lasciando indietro i personalismi che a volte ci attanagliano.
Credo che un Leo e un Lions maturo, dopo anni di attività all’interno dell’associazione, reputino questo pensiero alla base della loro azione lionistica.
Servire per trasmettere qualcosa di più di una semplice azione; dobbiamo intervenire non soltanto con il fine di donare un ricavato, ma anche con l’intenzione che il nostro operare servirà anche a formare noi stessi: Leo e Lions migliori per il bene della
comunità in cui viviamo.
È giunto il momento, ora più che mai, di dare una nuova modalità di fare service. Il miglior modo per farlo, secondo me, è di impostare un’azione che non punti solo alla singola attività ma che miri anche a lasciare una traccia in tutte le persone coinvolte
nell’associazione. Una traccia genuina, concreta e altruistica.
«Se ci si crede e si lavora, si può!»
